FIRENZE . ”Siamo con i familiari delle vittime e il nuovo Codice della Strada, di cui da pochi giorni è iniziato l’iter di riforma in Parlamento, dovrà mettere fine soprattutto alla leggerezza delle sanzioni per chi guida sotto gli effetti di alcool e droghe, provoca morti e feriti e la passa quasi liscia. Prevediamo responsabilizzazione, tutela degli utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti e sanzioni molto più dure e severe, con la fattispecie dell’omicidio stradale, per dare un segnale di svolta verso la sicurezza”. Lo ha annunciato il Sottosegretario alle Infrastrutture, Erasmo D’Angelis, con deleghe alla sicurezza stradale e alla riforma del Codice della Strada, a Firenze.

D’Angelis ne ha parlato a margine di un convegno intitolato ”Omicidio stradale – un atto di civiltà”, organizzato a Firenze dalle associazioni ‘Gabriele Borgogni onlus’, ‘Lorenzo Guarnieri onlus’ ed altre, al quale hanno partecipato numerose sigle di familiari di vittime della strada provenienti da tutta Italia. ”E’ positivo – aggiunge D’Angelis – il dimezzamento di morti e feriti negli ultimi anni ma abbiamo chiuso il 2012 con 3.650 morti e 260.500 feriti. Serve maggior responsabilizzazione di chi guida” e ”l’inasprimento delle sanzioni per comportamenti particolarmente pericolosi come la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti sarà evidente grazie ad una specifica ed importantissima norma che coordinerà la durata della sospensione cautelare della patente, disposta dal prefetto, fino a conclusione del procedimento penale”.

(ANSA)

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